In mostra: Anna Argentino, Maria Luce Balsamo, Flavia Canè, Michela Ciampanelli, Manuela Corti, Chiara Giancamilli, Maria Chiara Maffi, Elisabetta Marzorati, Giovanni Mattio, Matteo Nicita, Anna Paparella, Masssimo Ripa, Donatella Sarchini, Olar Slobodanka Bosio, Paola Elsa Tagliabue
La presunta innocenza del bambino come quella del primitivo è un mezzo efficace per raggiungere uno stato primevo che permette di elaborare linguaggi inconsueti.
Interessante è la mescolanza tra l’arte cosiddetta “colta” ed il vocabolario puerile che si ritrova in opere che per immediatezza, mancanza di regole tradizionali e sovrastrutture raggiungono alti livelli espressivi.
Si vuole far emergere in questo contest, gli elementi irrazionali , giocosi, fantasiosi, unitamente a quelli sovversivi, non convenzionali come possono essere quelli della rappresentazione infantile, dove si ritrova l’assenza di una volontà estetizzante.
La ricerca nella memoria di sensazioni ed immagini appartenenti ad un tempo perduto possono essere fonte necessaria per ritrovare “innocenza e meraviglia”, un’arte imbevuta, nutrita di sogni e credenze, miti e leggende puerili, lontani nel tempo ma nonostante ciò molto attuali.
Largo spazio è dato alla libertà espressiva, rappresentazioni grafiche a carattere simbolico, invenzioni “gestaltiche”, astrazioni di elementi essenziali per far emergere un mondo interiore che prende il sopravvento rispetto ad un’esperienza percettiva.
Il senso del bello “è ragionevolmente meno sviluppato nei bambini che non lo sia negli uomini, ma è più puro, come è più puro un fiume quando consiste in un filo d’acqua, che non presso alla foce, quando ha già raccolta la furia d’altri torrenti e il fetido contributo delle cloache (Corrado Ricci)”.
INNOCENZA E MERAVIGLIA
Curatela: Antonia Guglielmo
Allestimento: Lorenzo Argentino
Circuiti Dinamici via Giovanola 21/c Milano
Domenica 17 febbraio 2019 h 18