Profondità: Giulietta Faccioli e Laetitia Autrand

Ognuna delle opere qui raccolte è attraversamento della superficie, abbandono cosciente del rumore del mondo per cercare dimora altrove.
Giulietta Faccioli e Laetitia Autrand trovano nell’elemento marino non un semplice scenario naturale, piuttosto il luogo del simbolo, un grembo di rivelazioni.
La forza dell’utopia promana da un paesaggio già presente, ma sommerso. Non è impossibile raggiungerlo, bisogna però avere il coraggio di sprofondare.
In entrambi i casi, l’opera d’arte nasce come una immersione, dalla scelta di affrontare l’oscurità profonda per trovare – come luce nuova – la capacità di prendersi cura di ciò che ci accoglie e non ci appartiene.
Oltre la corsa senza meta della tecnica, l’arte diventa richiamo alla responsabilità.

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